20.06.2024

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 10 giugno 2024 ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo con disposizioni integrative e correttive al Dlgs 14/2019 che apporta una serie di novità al testo originale PCM – comunicato 10 giugno 2024 n. 85; CNDCEC – comunicato 10 giugno 2024).

Trattasi del terzo decreto correttivo apportato al codice e si inserisce nel quadro degli impegni assunti con il PNRR. Il provvedimento conta più di 50 articoli volti a correggere alcuni difetti di coordinamento normativo emersi a seguito dei precedenti correttivi, emendare alcuni errori materiali, aggiornare riferimenti normativi, quindi, fornire chiarimenti ad alcuni dubbi interpretativi emersi in sede di applicazione.

Esso rappresenta una svolta fondamentale per la piena riuscita dello stesso codice, infatti le modifiche apportate risultano estremamente significative sia per i professionisti ordinistici impegnati nella gestione della crisi di impresa sia per la riuscita dei nuovi istituti previsti dal codice.

Tra le principali novità ci sono le modifiche all’articolo 25-octies in cui viene rivisto il meccanismo della segnalazione anticipata per l’emersione della crisi d’impresa: attenuazione o anche esclusione della responsabilità per i sindaci (art. 2407 c.c.) che siano attivati tempestivamente con la segnalazione all’organo amministrativo entro il termine di 60 giorni dalla conoscenza effettiva della condizione di crisi.

Un’altra novità rilevante riguarda il ruolo dei professionisti coinvolti. in particolare all’ articolo 356, l’albo dei Gestori diventa un semplice elenco, con un riconoscimento delle prerogative degli ordini professionali: si differenziano così i professionisti ordinistici da quanti non lo sono e per loro viene meno l’obbligo del tirocinio attualmente previsto.

Vengono ridotti gli obblighi di aggiornamento e si dispone che gli Ordini possano stabilire criteri di equipollenza tra l’aggiornamento biennale e i corsi di formazione professionale.

Altra novità riguarda la composizione negoziata. Nel codice viene introdotta la disciplina degli accordi transattivi per i crediti tributari, la quale favorirà la diffusione della composizione negoziata e la riuscita delle trattative nei casi in cui l’indebitamento principale sia nei confronti dell’Erario.

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